di N.H. Don Giancarlo Graziani (Assessore del Luogotenente Granducale)
S.A.R. il Gran Duca Titolare di Toscana Ottaviano de’ Medici nell’opera di riordinamento dello Stato mediceo ha nominato i componenti del Magistrato Supremo, organo che costituisce la Camera di Consiglio della Corona unitamente al Gran Camerlengo ed al Collegio Araldico.
Fin dall’istituzione il Sovrano, che lo presiedeva, si faceva sostituire da un proprio rappresentante, il Luogotenente Granducale – membro anche del Consiglio Ristretto della Corona -,che prendeva parte alle riunioni degli altri quattro componenti, nominati tra i 244 consiglieri dell’Antico Consiglio Mediceo dei Duecento, nominati per tre mesi e rinnovabili nell’incarico.
Venne detto Magistrato dei Quattro, presieduto dal Principe, poi mutò la denominazione in Magistrato del Luogotenente, dalla presenza di questo, e poi appunto assunse quella attuale di Magistrato Supremo.
Organo dalle ampie competenze è a capo del Governo del Gran Duca Titolare di Toscana e ne coordina tutte le istituzioni, sia centrali che periferiche.
Con la sua erezione ebbe inizio il Principato Mediceo e fu il Duca Alessandro de’ Medici(1511/1537) a sancirlo, quando la Repubblica di Firenze, avvalendosi di una commissione di riformatori composta di 12 uomini indicati dalla Balìa – in cui vi erano, tra gli altri, Francesco Guicciardini, Roberto Acciaiuoli, Francesco Vettori -, nominò il 27 Aprile 1532 il Duca Alessandro “Capo della Repubblica di Firenze”, dando così a Firenze ed ai suoi territori il nuovo assetto costituzionale di Ducato di Firenze, poi Granducato di Toscana, cessato de facto nel 1861 con l’avvento del Regno di Italia, ma ancor oggi esistente “de jure” come Stato del Granduca di Toscana.
Con tale disposizione fu riconosciuta l’ereditarietà della Dinastia de’ Medici al governo dello Stato e costituiti il Magistrato dei Quattro, il Senato dei Quarantotto ed il Consiglio dei Dugento, abolendo nel contempo il Gonfalonierato e la Signoria.
S.A.R. il Granduca Ottaviano de Medici di Toscana ha nominato a questo alto ufficio i Consiglieri Nazionali dei Duecento:
- N. H. Don Giampaolo Fregoso, Luogotenente Granducale, Consigliere ristretto della Corona;
- N. H. Don Giancarlo Graziani, Magistrato Supremo alla “Bellezza” e Assessore del Luogotenente Granducale;
- N. H. Don Claudio Bonvecchio, Magistrato Supremo alla “Ragione”;
- N. H. Don Roberto Maria Naso Naccari Carlizzi, Magistrato Supremo alla “Humanitas”;
- N. H. Barone Don Andrea Chiusoli Certani, Magistrato Supremo alla “Nobilitas” e Senatore.
- N. D. Donna Adele Scirrotta, Magistrato Supremo alla “Libertas”
Tra le funzioni del Magistrato Supremo vi è quella di raccogliere i pareri e le istanze dei Consiglieri Nazionali dei Duecento e dei Senatori dei Quarantotto, raggruppandole secondo i pilastri dell’Umanesimo Mediceo, e con i Redattori sottoporle alle volontà di SAR il Gran Duca di Toscana Titolare affinché possano andare ad ampliare, dopo essere promulgate secondo i granducali intendimenti e nelle varie forme che SAR vorrà usare, il corpus delle Leggi Umanistiche Medicee.